Camparitivo in Triennale,l’aperitivo Campari rinnova la tradizione nel solco dell’arte contemporanea

Fortunato Depero disegnò nel 1928 l’ormai celebre bottiglietta di Campari Soda. Nata dalle mani del poliedrico artista essa racchiude ancora oggi nel suo design il senso di una tradizione che lega il notissimo aperitivo monodose all’arte contemporanea. Il bitter Campari festeggia nel 2010 i suoi 150 anni di vita. Forse non tutti sanno che il Campari Soda è stato il primo aperitivo monodose al mondo, essendo nato nel 1932, un’innovazione assoluta per l’epoca, e che detiene tuttora il primato di aperitivo alcolico più venduto in Italia con ben 165 milioni di bottiglie l’anno. Da un’idea dell’architetto Matteo Ragni scaturisce il progetto Camparitivo in Triennale, pensato per suggerire nuovi spazi in cui l’aperitivo divenga momento di dialogo e incontro sul tema del Futuro Meraviglioso che vede il Campari Soda proiettato nel 2160.

E’ quest’ultimo il vero concept intorno al quale ruota il progetto creativo di Ragni, che ha disegnato per l’occasione complementi ed arredi di forte impatto visivo e grande funzionalità al contempo. Parco Sempione ospita un originalissimo bar fluttuante nel verde, nel quale l’uso degli specchi ha la precisa funzione di riflettere e dilatare lo spazio all’infinito. In questo luogo di riflessi moltiplicati il rito dell’aperitivo si rinnova arricchendosi di contenuti e diventa occasione d’incontro e momento di socializzazione e dialogo. Tra gli oggetti di arredo di questo bar spiccano la sedia Camparina,

pensata come seduta ideale per un aperitivo veloce e Fortunata, la lampada che rende omaggio all’arte di Depero riecheggiando nel gioco dei triangoli il celebre design della bottiglietta di Campari. Proprio Fortunata, realizzata da Danese, illuminerà tavoli e bancone del Camparitivo Triennale. Gli ospiti della Triennale di Milano avranno il piacere di visitare le dieci istallazioni permanenti di Matteo Ragni, collocate sotto il portico e i dieci telescopi strategicamente disposti dall’architetto come strumenti con i quali scrutare, rivisitandoli, i valori che sono alla base del marchio Campari Soda e ne costituiscono l’universo.

Dieci porte si aprono sull’uomo e sulla donna, il primo nella sua creatività, la seconda simbolo di libertà e fertilità, essa stessa immagine del futuro. Non mi viene in mente nulla di più piacevole e interessante di questo connubio straordinario tra arte, convivialità e design e personalmente non vedo l’ora di sedermi ad uno dei tavoli, giocati sul contrasto cromatico bianco rosso, con la mia migliore amica, di fronte ad un bicchiere di Campari Soda!

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