Chinese Democracy: Axl è ossessionato dai Guns’n’Roses

Lo sapevamo tutti, nessun album avrebbe potuto reggere le aspettative di un’attesa durata 14 anni: Chinese Democracy, l’ultimo lavoro dei Guns’n’Roses, almeno per ora, non si è rivelato all’altezza.
Le cifre d’altronde parlano chiaro: Chinese Democracy ha venduto solamente 120.000 copie nel Regno Unito e 400.000 negli USA, molte meno del previsto, cifre troppo distanti dai numeri registrati ai tempi di Appetite for Destruction, che nel 1987 vendette ben 28 milioni di copie.
L’album è aperto dalla track che dà il titolo all’album, brano che più ricorda i vecchi Guns,
ma prosegue con tracce che non prendono mai come Street of Dreams e composizioni fuori posto come Shackler’s Revenge, incluso nel noto videogioco Rock Band 2.
Indubbiamente canzoni come Riad n’ the Bedouins’ rivelano ancora tracce della presenza dello smalto dei vecchi tempi e le collaborazioni eccellenti non mancano: dal compositore Marco Beltrami (nomination all’Oscar 2008 per la migliore colonna sonora in Quel treno per Yuma) a Sebastian Bach (al secolo Sebastian Philip Bierk) ex front man degli Skid Row.
Tuttavia più che il nuovo disco dei Guns’n’Roses sembra trattarsi un esperimento da solista di Axl, che tenta invano di riprodurre la magia dei tempi d’oro. Uno dei motivi del crollo delle vendite nel Regno Unito è da imputare alla sparizione del cantante il quale, negli ultimi due mesi ha ignorato le chiamate dell’etichetta Geffen, che lo attendeva per la promozione del disco, essendo impegnato a cercare di rimettere insieme parte della band originale in vista di un possibile tour mondiale.
A malincuore, da fan del gruppo, che seguo dagli anni 80, sono del parere che Axl da tempo non abbia più niente da comunicarci: mi auguro solo che l’esperienza di Chinese Democracy lo aiuti a tagliare i ponti col passato evitando in tal modo di scimmiottare continuamente se stesso.


Bob


3 commenti
  1. maria
    maria dice:

    Chinese Democracy è un capolavoro! E’ dal 21 novembre,giorno in cui l’ho ritirato,che più lo ascolto e più mi piace.E’ un vero album rock,audace e maestoso,come lo ha definito il Rolling Stone assegnandogli 4 stelle nella sua recensione(io gliene darei 5).Niente a che vedere con i leak che giravano su internet, e questa è stata una sorpresa al primo ascolto. L’atmosfera in sottofondo”cinese”dell’ apertura del disco è straordinaria, con la batteria prima che sembra un battito,poi la chitarra e l’urlo che apre il primo singolo.E poi il potente cyber-rock di ‘Sheckler’s Revenge’ che non puoi stare fermo, il pop-rock della bellissima ‘Better’, la stupenda e solare ballata ‘Street of dreams’ ,che già mi lasciava le lacrime quando ancora si chiamava The Blues,e idem per la divina struggente e malinconica ballata al piano ‘This I love’.Per non parlare dell’assolo di chitarra infinito e magnifico della grandissima ‘There was a time’,la superiore e molto Queen ‘Catcher in the rye’,la finissima ‘Prostitute’,la pungente ‘Sorry’ la voce meravigliosamente rauca nella teatrale ‘Madagascar’..e via discorrendo.14 perle di canzoni.E nonostante la nulla promozione dei media,nessun videoclip,intervista o apparizione pubblica è volato direttamente al primo posto della classifica mondiale dalla prima settimana ed ha venduto oltre 1.156.000 copie. Per quanto mi riguarda l’attesa è stata pienamente ricompensata. Troppo bello rimanere senza fiato e voler riascoltare Chinese Democracy dall’inizio 😀

  2. Francesco
    Francesco dice:

    L’album può piacere o non piacere, non è questo il punto. Il dato di fatto è che non sono i Guns che tutti amiamo. D’altronde come pretenderlo? Nothing lasts forever…no?

  3. alice coope
    alice coope dice:

    niente dura per sempre e prima di qualsiasi altra cosa sei sicuro che bumblefoot sia tanto più scarso di slash? non di sola tecnica vive l’uomo ma slash tecnicamente faceva cagare il c…o …better è un capolavoro…quindi che c…o parlano i cattivoni?

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