Disastro ambientale in Ungheria. Un torrente di metalli pesanti invade due piccoli comuni dell’ovest del Paese: le drammatiche immagini

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Nella foto in alto è visibile la tragica testimonianza dell’ennesimo disastro ambientale causato dall’uomo.  L’immagine, proveniente dal satellite NASA Earth Observing-1, è alquanto eloquente: un fiume di color ruggine costituito fanghi tossici si snoda attraverso le città ungheresi di Kolontar e Devecser.
La foto satellitare risale allo scorso 9 ottobre. Cinque giorni prima il muro di protezione di un serbatoio (visibile in basso a destra) situato presso un impianto di lavorazione dell’alluminio, è crollato rilasciando una gran quantità di rifiuti tossici in un vicino torrente.
Secondo gli ambientalisti i metalli pesanti nei fanghi potrebbero impregnare i terreni limitrofi ed essere assorbiti dalle piante, causando effetti persistenti per decenni.
Da parte sua la società Mal, responsabile del peggiore disastro ambientale mai avvenuto in Ungheria, è pronta a pagare 1,5 miliardi di fiorini (circa 5,5 milioni di euro) di indennizzi agli abitanti colpiti dell’esondazione di fango rosso. Secondo il presidente e proprietario maggioritario della società, Lajos Tolnay, il risarcimento avverrà in cinque anni, in rate di 300 milioni l’anno.