Due tragiche storie di adolescenti: entrambi si sono suicidati impiccandosi, vittime dell’infelicità

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Due drammatiche storie di adolescenti, entrambi suicidi. Tutti e due si sono impiccati, incapaci di sopportare il male di vivere. Uno di loro si chiamava Sam Riley un ragazzino di soli 13 anni, la cui vita era divenuta insopportabile, poiché vittima di bulli che lo insultavano per le condizioni della sua pelle, affetta da eczema. E’ stato trovato impiccato dalla madre, nella casa di famiglia a Rochdale, nella sua camera da letto, appeso ad un cappio.
L’altra tragica storia è quella di Jusdine Webb, di 17 anni, trovata impiccata ad un albero, in un bosco vicino casa sua, nella zona Mainston di Plymouth, dal nonno del suo ragazzo. La ragazza aveva da poco rotto col fidanzato Stephen Lock. Jusdine, che viveva con il padre e la nonna nella zona Mainston di Plymouth, ha festeggiato il suo compleanno proprio una settimana prima della sua morte. Storie diverse che testimoniano un male comune, quello di vivere, al quale spesso i giovanissimi non sanno trovare rimedio, che diventa insopportabile, al punto da indurli a porre fine alla loro esistenza.

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