Esce in America la scabrosa biografia di Michael Jackson: Unmasked, che rivela dettagli choccanti sul defunto re del pop – parte 2

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Segue da parte 1

Negli ultimi anni Michael era oramai alla deriva, emotivamente instabile, fisicamente distrutto dall’assunzione di sostanze micidiali in dosi massive. Halperin lo descrive totalmente vittima degli sciacalli che lo circondavano. I medici che lo avevano in cura, suoi primi aguzzini, percepivano fino a 150.000 dollari al mese e lo ripagavano distruggendolo con cocktail di droghe velenosissime.  OxyContin (un potente oppioide usato come narcotico  per i malati terminali), Demerol (un surrogato sintetico della morfina) e il potente anestetico Diprivan gli venivano prescritti e somministrati con assoluta incoscienza e leggerezza. Michael è debole, un eterno bambino, indifeso, totalmente vulnerabile. Harpelin afferma che il matrimonio con Lisa Marie Presley altro non è stato che una manovra strategica organizzata da Scientology per redimerlo dalla sua omosessualità. Quest’ultima sembra ampiamente documentata, Michael si vestiva da donna per incontrare i suoi amanti senza essere riconosciuto nei più malfamati Motel di Las Vegas infestati da topi. Uno di questi era un cameriere, un altro un aspirante attore. Sembra che negli ultimi tempi schiere di giovani uomini passassero per la sua casa a tutte le ore, anche nel periodo del declino, alcuni vi trascorrevano la notte. Jackson cercava conforto e affetto in amici celebri, coi quali si confidava al telefono, pieni come lui di problemi, ma specialmente negli ultimi tempi aveva una tragica e piena consapevolezza di essere un artista alla deriva. Poi c’erano i debiti, le ingenti spese legali sostenute per difendersi dalle ingiuste accuse di pedofilia che

Segue parte 3

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