Gli ultimi scontri nell’LHC hanno generato una temperatura pari a 100.000 volte quella nel Sole: quasi come il Big Bang

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Gli ultimi scontri di particelle subatomiche all’interno del “Large Hadron Collider“, l’LHC, ovvero l’acceleratore di particelle più grande e potente del mondo, passeranno alla storia. Si tratta delle più potenti collisioni mai generate dall’uomo, avvenute ad una velocità pari al 99,9% di quella della luce. Il duro lavoro compiuto nella notte tra il 29 e il 30 marzo è stato ricompensato ieri da una serie di scontri di particelle che hanno generato una temperatura pari a 100.000 volte quella del nucleo del nostro Sole, praticamente quasi come nel Big Bang. In mattinata sui monitor del centro di ricerche, sono comparse spettacolari fontane di particelle, conseguenza della disintegrazione dei protoni di cui erano costituiti i fasci guidati dalle esperte mani dei fisici del CERN.
Insieme alle grandi questioni riguardanti il nostro Universo, i ricercatori del CERN hanno iniziato a dare la caccia anche al bosone di Higgs, la famosa “particella di Dio” prevista da tutte le teorie sulla natura della materia, che potrebbe celarsi fra le miliardi di schegge prodotte dalle collisioni nell’LHC. L’inseguimento sarà indubbiamente lungo e non privo di difficoltà, tuttavia sembrerebbe esserci più ottimismo tra i circa 5000 fisici del CERN che da oggi fino alla fine del 2011, si alterneranno notte e giorno all’LHC per compiere i loro esperimenti.

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