La Apple ammette di aver sfruttato il lavoro minorile per la costruzione dell’i-Pod e dell’i-Phone – parte 1

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Segue parte 2

La Apple ammette pubblicamente di aver sfruttato il lavoro minorile per costruire i suoi gioielli tecnologici. Oltre undici minori dell’età di 15 anni sono stati trovati nelle fabbriche Apple nel corso dell’ultimo anno. La Apple ha industrie a Taiwan, Singapore, in Thailandia, negli Stati Uniti, nella Repubblica ceca, in Malaysia e nelle Filippine, ma la maggior parte dei suoi prodotti vengono


assemblati in Cina. I controlli hanno evidenziato un tentativo da parte della nota azienda di nascondere le prove dell’uso di minori nelle proprie fabbriche. La settimana scorsa, 62 operai in una fabbrica del gruppo Apple e Nokia, sono stati ricoverati in ospedale dopo l’avvelenamento da n-esano, una sostanza chimica tossica comunemente utilizzata nella produzione di oggetti tecnologici che può causare degenerazione muscolare e danni alla vista.

Segue parte 2

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1 commento
  1. Fiorella Marini
    Fiorella Marini dice:

    non comprerò a mio figlio l’iphon tanto desiderato. basta solo convincerlo (e non sarà facile) che sulla pelle dei bambini non si può giocare…

I commenti sono chiusi.