Moratti come Berlusconi: dopo la censura del film Videocracy arriva quella del documentario Oil sull’inquinamento della Saras. Guarda il trailer – parte 2

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Segue da parte 1

Il documentario, prodotto e diretto da Massimo Mazzotta, denuncia la piaga delle raffinerie di Sarroch (in provincia di Cagliari) della Saras Spa, di proprietà della famiglia Moratti. Negli impianti petroliferi Moratti morire di intossicazione da azoto è normale, specie nelle aree di desolforazione. Le malattie polmonari non si contano, l’inquinamento ambientale è massivo. Ma tutto questo non si deve sapere, del resto Moratti non farebbe mai  il bagno da quelle parti coi suoi amici Tronchetti Provera e Afef che veleggiano con imbarcazioni di lusso ben lungi da quell’aborto industriale. (sono stati avvistati recentemente a Ibiza). Moratti chiede ora, attraverso gli studi Chessa Miglior e Luminoso di Cagliari, i danni «patrimoniali e non», ma soprattutto l’inibizione della «proiezione, comunicazione e diffusione del documentario». Come può un uomo dalla coscienza specchiata aver tanta paura di far conoscere al mondo la verità? Forse in realtà la sua anima nera non intende svelarsi. Luciano Moggi al suo confronto è poco più di un ladro di galline che giocava con le figurine dei calciatori, mentre sulla sua coscienza pesano le tragiche morti di operai e un danno ambientale incalcolabile, che è meglio non far conoscere al mondo.

Il Blog Sono Io solidarizza con la popolazione sarda e con il regista Massimiliano Mazzotta alla cui coscienza civile va la nostra gratitudine.

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