Nuovi rilevamenti confermano quanto rapido e allarmante sia lo scioglimento dei ghiacci su entrambi i poli

Dall’Artide all’Antartide i ghiacci continuano a sciogliersi e, ormai quasi con cadenza settimanale, mi vedo costretto a raccontare degli effetti devastanti del global warming.
Recenti rilevazioni satellitari divulgate dal Centro nazionale americano per neve e ghiaccio (Nsidc), Colorado, hanno evidenziato come la superficie dei ghiacci artici  stia inesorabilmente e rapidamente riducendosi: si pensi che un mese fa questi si estendevano per 15,2 milioni di chilometri quadrati, 720 mila chilometri quadrati in meno rispetto alla superficie media invernale registrata tra il 1979 e il 2000.
Dall’altra parte del globo le notizie ahimè non sono migliori: cresce infatti la tensione per la banchisa di Wilkins. Il radar del satellite ambientale Envisat ha purtroppo documentato l’ormai prossima rottura del ponte di ghiaccio che, come anticipato nel post dello scorso 21 gennaio, collega il blocco alle isole Charcots e Latady.
Nella foto è possibile osservare la formazione di nuove crepe, segnalate con il colore blu, visibili in superficie.
Possibile che una situazione così vistosamente grave non desti scalpore?

Bob