Piero Marrazzo travolto dallo scandalo sessuale si è autosospeso da governatore del Lazio. I transessuali Luana e Natalì raccontano i retroscena – parte 1

I retroscena del caso Marrazzo e le testimonianze dei protagonisti dello scandalo sessuale che lo ha coinvolto

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Lo scandalo che ha travolto il governatore, ormai ex, della Regione Lazio, Piero Marrazzo, ricorda per molti versi quello, non meno clamoroso, che coinvolse Lapo Elkann. Gli scenari, poco edificanti, sono i medesimi: due persone di successo, cui non mancavano di certo i soldi e le belle donne, la mondanità e i salotti buoni, beccati mentre intrattenevano rapporti sessuali con trans, e ricattati. In entrambi i casi, in modo più plateale nel caso di Elkann che, a seguito  di un’overdose sfiorò la morte, c’è di mezzo la cocaina. Una doppia vita gestita per lungo tempo senza fatica, fatta di un’immagine pubblica inattaccabile e di retroscena segreti, indicibili, perversi. Poi all’improvviso lo scandalo, la scoperta dei vizi privatissimi, vissuti all’ombra di una vita pubblica insospettabile. Certo il caso di Marrazzo fa più rumore, non solamente perché si tratta di un esponente di spicco del centrosinistra, con un incarico tutt’altro che di secondo piano, ma perché da lui nessuno se lo sarebbe aspettato.

Lapo Elkann in fondo è sempre stato un tipo alternativo, fuori dalle regole della dinastia da cui proviene, ma nel sito ufficiale di Piero Marrazzo è lui stesso, parlando di sé a scrivere: «Sono cattolico, cresciuto, come molti ragazzi della mia generazione, frequentando l’oratorio e la parrocchia di Santa Chiara.»

se vuoi saperne di più sullo scandalo che ha travolto Piero Marrazo vedi anche: parte 2 e parte 3

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