Potremo mai collegare il nostro cervello a Internet? – parte 1

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Paul Wolpe, docente di sociologia alla University of Pennsylvania afferma che tra 10 – 15 anni sarà possibile collegare il nostro cervello direttamente a internet. La ricerca in questo campo è in effetti molto avanti, grazie alle applicazioni progettate di recente allo scopo di facilitare la vita ai disabili con gravi difficoltà motorie. I sistemi domotici consentono, mediante dispositivi collegati a delle cuffie appoggiate sulla testa dell’individuo, di accendere luci, comporre numeri telefonici o inviare email. Basta fissare lo schermo e concentrarsi su una delle icone e il gioco è fatto: il cervello produce particolari segnali elettrochimici che il sistema riconosce attivando l’azione richiesta. Anche la composizione di numeri o lettere avviene in modo analogo: basta fissare con lo sguardo una porzione della tastiera virtuale sul monitor per ottenere (entro circa 3 secondi) il risultato voluto.
A tal proposito i ricercatori stanno pensando di implementare una tecnica simile al T9 dei cellulari per velocizzare la scrittura. (segue parte 2)

Talents in Action - PNL per l'Eccellenza

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