Quattrocento anni fa Galileo Galilei scopriva quattro lune di Giove: Io, Europa, Ganimede e Callisto

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Era l’inizio di Gennaio del 1610 quando Galileo Galilei, apportando delle migliorie al cannocchiale costruito qualche mese prima, puntò l’innovativo strumento verso le lune di Giove, inquadrando per la prima volta Io, Europa, Ganimede e Callisto.
Nella foto in alto le quattro lune sono state affiancate per comprenderne meglio le dimensioni relative. L’immagine proviene dal Long Range Reconnaissance Imager a bordo della sonda New Horizons, durante il suo flyby di Giove. Io si distingue per il suo vulcanismo attivo, Europa è liscia, e la superficie ghiacciata nasconde probabilmente un oceano di acqua liquida, Ganimede, la luna più grande del sistema solare, ha anch’essa una superficie gelata, costellata di crateri provocati dall’impatto di meteoriti, Callisto ha un’atmosfera molto tenue, composta prevalentemente da anidride carbonica.