Ascoltando un Rumore Bianco
“Il tempo era caldo e limpido (…) L’aria era un sogno a occhi aperti di malinconie estive, l’ultimo carico di languore, l’opportunità di andare ancora una volta in giro con le membra nude, di annusare il trifoglio nel fieno” (Don De Lillo “Rumore Bianco”).
Vi narro la cronaca breve di una struggente nostalgia per l’estate che finisce, sottile e persistente come un rumore di sottofondo, forse un rumore bianco. Il mare oggi biancheggia non solo negli antichi versi del poeta ma anche sotto i miei occhi increduli che non sanno abbandonarne le sponde per volgersi altrove. Non saprei cos’altro guardare mentre la sabbia si raffredda e le ombre rapide della sera giunte in anticipo, quasi di soppiatto, mi colgono di sorpresa, come notizie spiacevoli e inattese. Continua a leggere