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Quel che resta dei System of a Down – parte 1

ATWA-Chop Suey-genocidio-armeno-SOAD-System-of-a-Down

Li abbiamo amati come la più travolgente e innovativa band rock-metal degli ultimi decenni, ci hanno regalato canzoni indimenticabili come Chop Suey, commovente preghiera urbana rivolta ad un Dio lontano, forse perduto. Sono stati in molti coloro che hanno tentato di dare interpretazioni più o meno attendibili del testo, provando a capire a chi si riferissero frasi come quella del ritornello: «Io non penso che tu creda / Nel mio giusto suicidio / Io piango, quando gli Angeli chiedono di morire», di certo la disperata elegia nel suo alternarsi al ritmo frenetico e ossessivo delle note martellanti è di quelle che lasciano il segno nella storia del metallo pesante. Continua a leggere

Quel che resta dei System of a Down – parte 2

Toxicity-John-Dolmayan-Ozzfest-Serj-Tankian-SOAD-System-of-a-Down

Già in parte smarriti e confusi nel 2005, come dimostrano canzoni come BYOB (Bring Your Own Bombs) i System hanno lasciato orfani milioni di fan, tra i quali me, quando al termine dell’Ozzfest Tour del 2006 hanno annunciato la decisione di sciogliersi temporaneamente. Ma lo scioglimento più che temporaneo risulta oramai definitivo, ad oggi. Attualmente John Dolmayan, ex batterista del gruppo, suona nella band di sua fondazione Scars of Broadway, barbuto, ingrassato e quasi irriconoscibile, anche musicalmente. Continua a leggere