A Silvi Marina la scuola Leonardo da Vinci cade a pezzi a cinque mesi dalla sua inaugurazione

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Cinque mesi fa l’orgoglioso sindaco, Gaetano Vallescura, tagliava il nastro della nuova scuola ‘Leonardo da Vinci’, di Silvi Marina (Teramo), alla presenza di circa 300 tra cittadini e autorità, vantadone le caratteristiche di “ecocompatibilità” e la copertura wireless. Ma forse pochi sanno che l’edificazione della nuova scuola di Silvi Marina, fa parte della lottizzazione Selene Sirio Vega/Le Dune che ha richiesto una variante al piano di lottizzazione, approvata senza aver effettuato una gara di appalto per l’affidamento dei lavori. La scuola rappresenta cioè la controparte data al comune in cambio della variante del piano, che prevede la costruzione di 35.000 metriquadri di palazzine a ridosso del mare. Per Silvi Marina si tratta dell’ennesimo schiaffo alle regole oltre che di un irreparabile danno al territorio. L’ulteriore colata di cemento a ridosso del mare, imbruttisce una località di giorno in giorno più degradata. E’ il trionfo di un’edilizia senza freno, di infima qualità, avallata dal sindaco Gaetano Vallescura e dell’ammministrazione comunale, esteticamente mortificante, finalizzata unicamente al lucro, realizzata nel più totale sprezzo del valore paesaggistico che in questo comune non costituisce un vincolo alla cementificazione. Inizialmente la lottizzazione prevedeva solo 18.000 metriquadri di costruzioni, e non 35.000, ma il sindaco Gaetano Vallescura “ha giocato al raddoppio senza nemmeno verificare la congruità economica rispetto al valore economico “reale” della lottizzazione” (Tania Di Simone). Il litorale di Silvi Marina risulta così ulteriormente sconciato, deturpato, gli edifici vengono relaizzati in zone ad alta erosione costiera, malgrado la diffida degli esponenti di Sinistra Ecologia e Libertà e Comunisti Italiani, verdi, e rifondazione comunista, al demanio. A soli cinque mesi dall’inaugurazione della nuova scuola, della quale il sindaco Gaetano Vallescura elogiava entusiasticamente i pregi, oggi il danno si unisce alla beffa, poiché gli scolari sono stati rimandati a casa per via del crollo del controsoffitto. I pannelli si sono staccati durante la notte tra domenica 24 e lunedì 25 febbraio, a quanto pare per via di lavori di costruzione eseguiti male dalle ditte appaltatrici, le stesse che sconceranno anche il litorale di Silvi Marina col benestare degli amministratori del comune. La scuola rimarrà chiusa per tre giorni ed è inevitabile che la popolazione insorga contro il sindaco Gaetano Vallescura, responsabile di questo scempio! Il crollo va ad aggiungersi ai disagi già segnalati da Moira Centorame, presidente dell’associazione “Silvi Scuola Sicura” relativi alla scarsa aerazione delle aule del plesso Da Vinci, le cui finestre non consentono un adeguato ricambio di ossigeno, con classi serra dove si arrostisce. Le domande che sorgono spontanea sono le seguenti: “A chi ha giovato l’edificazione di un edificio scolastico similmente disastrato? Possibile che una scuola neo inaugurata sia già vecchia senza aver compiuto neppure sei mesi di vita?”. Questo scempio si poteva evitare, se solo il sindaco Gaetano Vallescura e l’amministrazione del comune di Silvi perseguissero l’interesse e il bene comune, anziché esser soggetti alla logica del profitto.

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