Berlusconi indagato per induzione alla prostituzione: il silenzio colpevole dei telegiornali di stato – Parte 2

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Segue da parte 1

Patrizia D’Addario non era certo sola, con lei decine e decine di belle ragazze sarebbero state pagate per essere compiacenti con gli ospiti illustri delle feste esclusive organizzate da Silvio Berlusconi, tenutesi a Roma e in Sardegna, a Villa Certosa.
Mentre dunque il PM indaga sul reato di induzione alla prostituzione di cui si sarebbe reso colpevole il presidente del consiglio, i TG tacciono, complici silenziosi  del marciume di governo.
Come riportato da
La Repubblica: l’imprenditore Giampaolo Tarantini, ha «ingaggiato escort per ingraziarsi persone di potere che avrebbe incontrato durante le feste nella residenza romana di Silvio Berlusconi».
Il Premier per scagionarsi dalle accuse non trova di meglio che gridare al complotto: prima aveva demonizzato La Repubblica, poi se l’era presa con Rupert Murdoch, che a suo dire avrebbe manipolato la stampa estera inducendola ad una campagna diffamatoria ai suoi danni, adesso lancia strali contro il Corriere della Sera che lo calunnia.
In realtà il Cavaliere vorrebbe mettere a tacere tutte le voci fuori dal coro, abolire la libertà di stampa e di opinione, vietare le intercettazioni telefoniche e la pubblicazione dei loro contenuti per coprire i suoi loschi traffici e mentre tutto ciò avviene l’Italia addormentata fa finta di niente. Lo sapevano bene Hitler e Goebbels: una bugia ripetuta mille volte si trasforma in una verità, lo sanno benissimo Silvio Berlusconi, Emilio Fede e tutti i tirapiedi del despota di Arcore che martellano di giorno in giorno gli italiani incessantemente con le loro menzogne, amplificate e ripetute all’infinito da giornali e telegiornali, finché chi le ascolta non arrivi a crederle vere.

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