Ci sono tracce di materia oscura nello spazio? Sembrerebbe proprio di si! – parte 2

Segue da parte 1

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Nonostante esista la possibilità che l’anomalia sia causata semplicemente da particelle provenienti da pulsar o da altre sorgenti astrofisiche, Enrico Flamini, responsabile dell’attività di Osservazione dell’Universo dell’Agenzia Spaziale Italiana, spiega: “Andare nel cosmo a studiare l’antimateria  di origine naturale è fondamentale per capire l’origine e l’evoluzione dell’Universo in cui viviamo. Per questo l’impegno italiano in questo campo proseguirà con la missione AMS, il più grande cacciatore di antimateria mai costruito, che verrà agganciata alla Stazione Spaziale Internazionale alla fine del prossimo anno”.
La missione PAMELA non finirà certamente di regalarci altre sorprese e terminerà nel 2012.

Bob