Da Rosemary’s baby ad oggi: Torino celebra Roman Polansky

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Il Torino Film Festival, diretto da Nanni Moretti, dedica un’ampia retrospettiva al regista Roman Polansky, nome d’arte di Rajmund Liebling, nato a Parigi nel 1933. Balzato agli onori delle cronache dopo il successo di Rosemary’s baby (del 1968), horror di argomento satanista, per girare il quale Polansky chiese la consulenza dell’esperto Anton LaVey. Come molti ricorderanno, la seconda moglie di Roman, la giovane attrice Sharon Tate, fu trucidata nel ’69 mentre si trovava all’ottavo mese di gravidanza, nella villa di Bel Air dove abitava con il regista. Il barbaro omicidio fu compiuto dalla setta criminale di Charles Manson, sul quale si sono dette e scritte parole a fiumi. Mi limito qui solo a ricordare che alla figura di Manson è dedicata una bellissima canzone dei System of a Down, tra le mie preferite: ATWA, acronimo di Air tree wather animals, movimento ultra ambientalista fondato da Manson.

26° Torino Film Festival (dal 21 al 29 novembre 2008, www.torinofilmfest.org).

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1 commento
  1. panf
    panf dice:

    Polanski è un grandissimo: per restare ai suoi esordi Repulsion (con una fantastica Deneuve) è uno degli incubi più ansiogeni di tutti i tempi e Cul de Sac è talmente sgangherato, surreale e antiperbenista che in un paese civile dovrebbe essere trasmesso per legge in prima serata una volta alla settimana…

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