Dietro il tentato suicidio della splendida modella Noemi Lenoire le perversioni e vessazioni del calciatore Claude Makelele

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Cosa spinge una nota e bellissima modella Noemi Lenoire a tentare di morire, ci siamo chiesti dopo aver letto del ritrovamento del suo corpo quasi privo di vita, alla periferia di Parigi, coperto di tagli e lividi, il volto emaciato, gli splendidi capelli incrostati di sporco. Le rivelazioni delle ultime ore chiariscono che la modella trentenne che ha ingurgitato un micidiale cocktail di droghe e alcol, ha sofferto per anni vessazioni da parte del calciatore, ex stella del Manchester, Claude Makelele, dal quale ha avuto anche un figlio, che ora ha 5 anni, Kelyan. Trovata da un passante che camminava a piedi portando a spasso il suo cane in un bosco a La Celle-Saint-Cloud, nella periferia della capitale francese domenica scorsa, la ragazza sembrava irriconoscibile, rispetto alle immagini che siamo abituati a vedere di lei, per le campagne pubblicitarie di marchi rinomati quali Victoria’s Secret, Gucci e L’Oreal. Era ospite della casa del calciatore, dal quale si è separata da un anno, quando ha chiamato i soccorsi, prima di abbandonare l’abitazione. Sembra che la donna fosse distrutta dopo aver perduto anche l’ultima speranza di riconciliazione con l’uomo che per anni l’aveva tradita, anche quando era incinta.Chi lo conosce descrive Makelele come un uomo freddo e cinico, totalmente insensibile alle sofferenze arrecate alla fragile Noemi.

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