Il cervello alla sbarra

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Secondo la rivista New Scientist il debutto nelle aule di tribunale della risonanza magnetica americane avverrà nel 2009.
Mediante l’applicazione di sofisticate tecniche di imaging cerebrale, le apparecchiature sono in grado di distinguere le diverse aree cerebrali stimolate dalle domande
sul crimine commesso.
L’unico paese al mondo che ha già utilizzato l’imaging cerebrale nelle aule di giustizia è l’India: il caso più eclatante è quello di Aditi Sharma che ha accettato di farsi scansionare il cervello ed è stata successivamente condannata per l’avvelenamento del fidanzato.
La società Cephos, che ha iniziato da poco la commercializzazione del test, sostiene che il livello di accuratezza dei risultati è pari al 97%.
Nonostante la volontà di introdurre lo strumento in U.S.A., la comunità scientifica manifesta tuttora dubbi sulla consistenza dei risultati il che potrebbe impedirne la commercializzazione a breve.

Bob