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Il pasticcio dello chef che si crede conduttore: la finale di Masterchef si trasforma in “mappazzone” e per Almo è una farsa

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Il pasticcio dello chef che si crede conduttore: la finale di Masterchef si trasforma in “mappazzone” e per Almo è una farsa.

Al sicuro dentro la “scatola” del format, confezionata a regola d’arte, rimontata e tagliata su misura, tra misterybox e pressure test, i tre protagonisti di Masterchef, Bruno Barbieri, Carlo Cracco e Joe Bastianich sembravano perfetti padroni di casa, quasi esperti intrattenitori. A svelarne le debolezze è bastata una performance live, lo spettacolo più scadente e noioso che sia mai andato in onda, nelle tre serie della fortunata trasmissione culinaria. Eccoli ai Magazzini Generali di Milano su di un palco, impacciati e goffi, annegare la suspence della premiazione in una zuppa di pause e osservazioni banali, difficile da trangugiare persino in ospedale. Carlo Cracco, troppo sicuro del proprio carisma personale, si è rivelato incapace di gestire i tempi dinamici della diretta, risultando lento e noiosissimo, né sono valsi ad aiutarlo gli interventi di Bruno Barbieri e Joe Bastianich, che hanno solo aggiunto pesantezza e altri ingredienti indigesti al mappazzone della finalissima. I nostri tre eroi, solitamente così disinvolti e ironici, quando sorretti da un plot predefinito, nel discorso a braccio hanno fallito miseramente. Fortunatamente però quast’anno il vincitore, Federico Ferrero, ha davvero meritato il successo finale, dimostrando che la bravura premia, in barba alle critiche meschine sul suo aspetto e sulla sua presunta antipatia. Incomprensibili le accuse di Almo, evidentemente alla disperata ricerca di visibilità, il quale afferma che la finale è stata una farsa, e che la vittoria di Federico sia stata in qualche modo pilotata, anche tenuto conto dell’elevato numero di prove vinte da Federico durante il suo percorso, che ne dimostrano la bravura e la superiorità schiacciante. A quanto pare oltre a non sapersi vestire e ad ignorare come si possa evitare l’antiestetico effetto “ascella pezzata”, il badante di cani Almo si rivela anche incapace di accettare signorilmente la sconfitta. Federico ha vinto meritatamente, senza usare basse strategie e soprattutto senza denigrare i propri avversari, senza insulti facili e toni aggressivi, dimostrando finezza non solo gastronomica. Cracco, Barbieri e Bastianich, al contrario, hanno rivelato una certa rozzezza nel confezionare una finale mappazzone dura da mandar giù.

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