John Travolta sarebbe deciso ad abbandonare Scientology ma teme la rappresaglia della setta – parte 1

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L’attore John Travolta sarebbe sul punto di abbandonare la setta Scientology di cui è tra i maggiori e più generosi benefattori.  A divulgare la notizia, tra gli altri, c’è l’agenzia di stampa ANSA. La decisione scaturirebbe dal terribile anno vissuto dalla star e dalla sua famiglia a seguito della tragica scomparsa del primogenito Jett, che soffriva di autismo e ai successivi tentativi di estorsione subiti.  La sua angoscia, dicono fonti a lui vicine, che aggrava la frattura con Scientology, dopo ben 34 anni di legame ininterrotto, è inasprita dalla paura concreta che in caso di suo allontanamento esponenti in vista dell’organizzazione rendano pubblici imbarazzanti dettagli della sua vita privata, con speciale riferimento alla sua omosessualità. La crisi di coscienza dell’attore scaturisce dai dubbi circa la perdita del giovane figlio che pur essendo malato di autismo non è mai stato curato per tale malattia, la cui stessa esistenza viene negata e rifiutata da Scientology. L’organizzazione guarda infatti con scetticismo la psichiatria e la medicina ufficiale nella pretesa di avere un proprio metodo di cura più efficace per tutte le malattie connesse alla sfera psicologica e mentale. Essa, come spiegato da John Cook, insegna che le diagnosi psichiatriche sono false e i disturbi mentali sono stati inventati da psichiatri nazisti in modo da poter somministrare ai cittadini droghe che impedissero loro di realizzare il proprio vero potenziale, ottenendo così il controllo delle loro menti. L’autismo, come noto, è un disturbo psichiatrico descritto dal DSM IV, (Il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali n.d.r.).

Segue parte 2

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