Le pietre di Stonenghe in passato erano circondate da siepi per ripararsi dallo sguardo dei curiosi: ecco la nuova teoria ipotizzata dagli archeologi britannici

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I massi di Stonehenge potrebbero essere stati circondati in passato da un anello di siepi. E’ questa la nuova teoria avanzata da un gruppo di archeologi britannici guidati da David Field.
Gli studiosi non hanno trovato alcuna prova fisica della vegetazione, ma, le caratteristiche del terreno, suggeriscono che in passato attorno alle misteriose pietre, fosse presente una barriera di vegetazione, la quale si ritiene, dovesse fungere da impedimento ai curiosi, di osservare i rituali che si svolgevano all’interno della celebre costruzione circolare.
La teoria parrebbe essere rafforzata anche dal fatto, già noto, che le antiche popolazioni britanniche conoscevano il giardinaggio e ne facevano largo uso per coltivare alberi al fine di ricavarne il legname per costruire palizzate.
David Field, riguardo la singolare intuizione, ha dichiarato: “Nessuno finora ha mai preso in considerazione la vegetazione nei pressi delle pietre”.
Effettivamente fino ad ora le indagini archeologiche a Stonehenge si erano concentrate principalmente sulle pietre e sul loro significato ma da oggi l’interesse degli scienziati si rivolgerà anche alle zone più esterne. Nei prossimi mesi seguiremo l’evoluzione delle ricerche.