Pedofilia dilagante: facciamo i nomi

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Non vi nascondo il profondo disgusto che provo nel leggere le notizie relative agli arresti per pedofilia che vedono indagati i soliti insospettabili.  Sono personalmente convinta che non esista crimine più aberrante e colpa più ignomignosa della violenza sessuale sui bambini.
Sapere che tra i colpevoli c’è un esperto informatico della Procura di Catania trasforma il mio disgusto in rabbia.
In tempi in cui la sessualità ha abbattuto fino all’ultimo tabù esistono mostri che, dopo aver praticato ogni forma di perversione, hanno bisogno di calpestare l’innocenza dei piccoli per la propria soddisfazione. 
Ritengo sia doveroso esporre questi mostri al pubblico ludibrio. Mi domando perché si debba tutelare la privacy di individui che non hanno rispetto per la sacralità dell’infanzia, per l’intangibilità di creature inermi sulle quali vigliaccamente si accaniscono poiché deboli e indifese. Da credente trovo in tali forme di bestialità la dimostrazione dell’esistenza di forze malefiche super umane poiché la pedofilia è diabolica, trascende dall’umana cattiveria, non è spiegabile con la semplice aberrazione mentale.
Voglio sapere i nomi, voglio vedere le facce di questi insospettabili criminali, voglio che tutti possano segnarli a dito, che si sappia dove abitano, che mestiere fanno, da che famiglia provengono, che la loro vita venga distrutta irreparabilmente come è stata distrutta quella delle loro piccole vittime. Occorrerebbe studiare nuovi tipi di pene per crimini tanto efferati, forme di carcere duro e la castrazione fisica. Soprattutto vorrei che si sollevasse il velo sulla vergogna di un crimine sempre più diffuso affinché un indelebile marchio d’infamia si imprima per sempre su chi se ne è reso responsabile.

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