Quelle bombe a Scampia che hanno fatto meno notizia della nuova fidanzata di Berlusconi

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Ha tristemente ragione Roberto Saviano: «Ha avuto più luce la nuova fidanzata di Berlusconi che le due bombe di sabato e domenica a Scampia…» quelle bombe, e cito ancora il lucido autore di Gomorra, che se fossero state lanciate a Roma, a Milano o in un quartiere di Parigi, avrebbero riempito i titoli dei telegiornali e che invece, trattandosi di ordigni esplosi a Scampia, vengono rubricate come la consueta cronaca locale. I bambini feriti in quell’esplosione mentre giocavano non hanno fatto scandalo, non hanno, addirittura, quasi fatto notizia, non più della giovane sedicente fidanzata di Silvio Berlusconi. Se nasci alla periferia di Napoli, in un quartiere degradato, è considerato normale essere coinvolto nell’eplosione di un ordigno, anche se hai solo 9 anni, non fai testo. Mi fermo a riflettere, come tante volte mi capita, sulle parole di Saviano. Resto in silenzio a domandarmi se solo io non ho visto in TV la faccia della nuova fidanzata di Berlusconi, se sono l’unica a non sapere chi sia, a non averne curiosità e che invece riflette con spavento sulle guerre di camorra ignorate, dimenticate, che si combattono per le strade di Scampia, uno dei posti in Italia col maggior numero di disoccupati, che vanta il triste primato di essere il primo posto in Europa per il quantitativo di droga venduta al dettaglio, un inferno a noi così vicino, eppure per alcuni lontanissimo.

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