Scoppia la guerra fredda nello spazio per la condivisione della toilette della Stazione Spaziale Internazionale

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La notizia è di quelle davvero curiose: una nuova guerra fredda scoppia in orbita tra la Russia e gli Stati Uniti per la condivisione della toilette della Stazione Spaziale Internazionale. La spinosa questione riguarda l’uso di un bagno progettato per essere quanto più possibile simile a quelli della Terra, benché non sia questione da poco fare uso dei servizi igienici a gravità zero; il sistema prevede l’uso di aria invece che di acqua per spostare i rifiuti solidi prodotti i quali vengono poi compressi e conservati a bordo,  per essere rimossi dopo lo sbarco. L’aria del bagno spaziale viene poi filtrata per rimuovere odore e batteri, quando si esce dalla cabina. La controversia è sorta allorché un cosmonauta russo ha denunciato il fatto che non era più consentito a lui e ai suoi connazionali di far uso della confortevole toilette americana dotata anche di cyclette per tenersi in forma. Ai russi è stato consigliato di usare il proprio bagno e ciò in una situazione già di per sé claustrofobica e faticosa come quella vissuta in orbita ha demoralizzato profondamente i cosmonauti. Per questo è scoppiata una lite, inevitabile malgrado il buon grado di civiltà degli abitanti della stazione spaziale. Né i burocrati né i funzionari sono stati in grado finora di dirimere la questione. Del resto, come giustamente osservato da Michael Fincke, astronauta americano: “Non c’è spazio nello spazio per la politica”, e “ha ragione,” confermano i colleghi russi. Prima della “questione water” i rapporti erano stati sempre cordiali ma le cose sono cambiate da quando le missioni spaziali sono state impostate su un piano commerciale.
L’augurio che facciamo a tutti i contendenti è di poter tornare ad…Evacuare in serenità! Benigni docet!

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