Articoli

Svelato il mistero della morte precoce del sovrano egizio Tutankhamon

tutankamon-faraone-re

Uno studio del DNA ha rivelato oggi che il diciannovenne re 19 Tutankhamon è morto a causa delle complicazioni di una gamba rotta, aggravate dalla malaria. Ha inoltre evidenziato che il famoso re soffriva di una palatoschisi e aveva il piede  torto.  E’ stato un re fragile che aveva bisogno di bastoni per camminare. Tutankhamon salì al trono a soli 10 anni nel 1333 a.C. e regnò per nove anni, fino alla morte precoce. Fu l’ultimo re della diciottesima Continua a leggere

Il maschio è in pericolo: tra qualche migliaio di anni scomparirà il cromosoma Y

catena-dna-cromosomi

L’immagine sotto rappresenta il corredo genetico di noi esseri umani. Delle 23 coppie di cromosomi, costituiti da eliche di DNA, solo l’ultima risulta essere portatrice di indicazioni riguardo il sesso dell’individuo: i cromosomi della ventireesima coppia sono detti eterosomi. Nella donna gli eterosomi sono due cromosomi X mentre nell’uomo sono un cromosoma X e uno Y.
Come è possibile notare dalla foto il cromosoma Y risulta essere molto più  Continua a leggere

Il tredicenne Alfie Patten non è in realtà il vero padre della piccola Roxanne

Alfie-pattenbaby-papa-13-anni-con-la-piccola-Maisie

Dopo l’incredibile clamore suscitato dalla storia della sua precocissima paternità, a soli 13 anni, Alfie Patten viene ora travolto da una nuova bufera. Aveva creduto di essere il padre della piccola Maisie Roxanne e un’ondata di popolarità lo aveva investito. Ora però il test del DNA rivela che il vero padre della bambina  Continua a leggere

Compiuto un passo decisivo verso la creazione di vita artificiale

ribosoma-vita-artificiale

George Church , professore di Genetica alla facoltà di Medicina dell’Università di Harvard, con la collaborazione di un suo giovane studente laureato, ha condotto una ricerca finalizzata alla creazione di vita artificiale riuscendo a creare un ribosoma. I ribosomi ricoprono un ruolo importantissimo comune a tutte le forme di vita: sintetizzare le proteine in funzione del DNA,   Continua a leggere

Il sorprendente video del pesce psichedelico

psychedelic-fish-pesce-psichedelico

Osservato per la prima volta in Indonesia l’anno scorso da un istruttore di sub, e successivamente studiato da Ted Pietsch, della School of Aquatic and Fishery Sciences University of Washington, il pesce psichedelico entra oggi di diritto a far parte delle nuove specie animali conosciute. Continua a leggere

La rinascita dei mammuth tra fantascienza e realtà

mammuth-potranno-essere-ricreati

Come nel film Jurassik Park, in un futuro non lontano potremmo osservare un branco di mammuth al pascolo. Un team di scienziati della Pennsylvania State University è riuscito a recuperare ben l’80% del codice genetico di un mammuth siberiano. Il traguardo è vicino: è sufficiente infatti un investimento di 10 milioni di dollari per poter creare,   Continua a leggere

Trovare l’anima gemella? Da oggi è sufficiente un esame del DNA

anima-gemella-dna-svizzera-zurigo

La rivista New Scientist (www.newscientist.com) riferisce dell’esistenza di alcune società (in Florida, http://www.scientificmatch.com e in Svizzera, a Zurigo, http://www.genepartner.com/) capaci di testare la compatibilità genetica delle coppie.
Pare che la sintonia di coppia sia davvero influenzata dalla chimica degli odori.
A tal proposito nel 1995, Claus Wedekind presso l’Università di Berna in Svizzera, condusse un originale esperimento, in cui
Continua a leggere

C’è zucchero nello spazio

brodo-primordiale-DNA-glicoaldeide-Grenoble-Hoyle-RNA-Via-Lattea- zucchero

Un gruppo di astronomi italiani, francesi e spagnoli ha individuato una molecola di zucchero che viaggia nello spazio a 26000 anni luce dalla Terra.
La scoperta, avvenuta mediante l’utilizzo del potente radiotelescopio delle Alpi di Grenoble, fornisce informazioni importantissime riguardo la nascita della vita sul nostro pianeta e non solo.
L’esistenza dello zucchero “glicoaldeide”, così si chiama la molecola osservata nella nube stellare G31 non lontano dalla Via Lattea, giustifica la teoria di Hoyle (astronomo e scrittore di fantascienza degli anni 50), il quale, negli anni in cui Miller
sviluppava i sui studi sul “brodo primordiale”, affermava che la vita si sarebbe generata nello spazio per poi colonizzare la Terra.
D’altra parte i precedenti a riguardo non mancano: in un meteorite caduto lo scorso giugno sono stati ritrovati dei precursori del DNA e dell’RNA,
Continua a leggere

Giocare con Darwin: Spore, il nuovo videogioco dell’evoluzione

comete-Darwin-DNA-Spore-The-Sims-Time-Universo-Will-Wright

Come noto per la scienza l’essere umano è frutto dell’evoluzione.
Per chi abbia intenzione di divertirsi mettendo in pratica le teorie Darwiniane c’è un nuovo divertente e originale videogame: Spore.
Ideato da Will Wright, creatore della serie The Sims, il gioco consente di creare una specie e di farla evolvere nel tempo attraverso un percorso che parte da molto lontano, da una cometa. Le comete sono infatti da tempo considerate gli spermatozoi dell’Universo: tra i loro ghiacci sono infatti imprigionati i mattoni della vita: molecole come le ammine e lunghe catene carboniose, che sono l’ossatura delle grandi molecole organiche, come il DNA, che contiene il codice della vita. Continua a leggere

Nascita della vita sulla Terra: l’esperimento di Miller svela altri segreti del “brodo primordiale”

miller-esperimento-brodo-primordiale-zuppa-meteorite-gas-idrogeno-metano-vulcano.jpg

Una delle ipotesi più note relative alla nascita della vita sulla Terra è quella del  cosiddetto “brodo primordiale”.

Ne aveva già parlato Darwin alla fine del diciannovesimo secolo (denominandolo “piccolo e tiepido stagno”)  e fu successivamente studiato in maniera più approfondita da Stanley Miller il quale, in un giorno di primavera del 1953, di fronte ad una platea piuttosto scettica che comprendeva anche Enrico Fermi, fece scoccare la scintilla in un mix di metano, idrogeno, ammoniaca e vapore aqueo.

Oggi una equipe costituita da ex allievi del biochimico statunitense, leggendo gli appunti e utilizzando gli apparati rinvenuti due anni fa in una cassetta di legno lasciata dallo scienziato Continua a leggere