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Parla il gigolò preferito dai calciatori italiani – parte 2

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“ho circa 30 clienti giocatori, una dozzina in serie A, ce ne sono alcuni, non tanti, che fanno parte della nazionale e che sono sposati. In tre occasioni mi hanno chiesto di far l’amore in gruppo. Con più giocatori della stessa squadra, ma anche con amici di formazioni diverse. E’ una questione sessuale, niente parole. Tengono molto alla privacy e hanno una dannata paura di essere scoperti e di scoprirsi. Solo uno ha raccontato di sé, si è lasciato andare. Lo sanno che gioco anch’io, ma non vengo richiesto per questo: Mi chiamano per una questione di delicatezza, preferiscono una cosa soft. Sono più attivi che passivi. Molti di loro sono bisex, hanno bisogno di una facciata rispettabile, magari sono anche sposati. In Italia nessun calciatore del campionato ammetterà mai di essere gay, almeno per ora. Ci sono troppo condizionamenti sociali, e forse è giusto così”. I suoi clienti gli danno appuntamento di sera, “nell’unico momento di tranquillità che hanno. Chiedono di rilassarsi. Non hanno alcun problema a farsi baciare sulla bocca. Però sono terrorizzati dall’idea di essere scoperti” ragione per la quale con uno di loro si è “incontrato al buio, fuori Milano, non so chi fosse. I patti erano che tutto dovesse essere fatto a luci spente”. Ma dove avvengono questi trasgressivi incontri? “quasi sempre in albergo o a casa di amici. Continua a leggere