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Il cibo dei fast food fa male al corpo e alla mente

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Un recente studio di un gruppo ricercatori dell’università di Oxford, condotto per ora solo sui topi, ha rivelato come il cibo dei fast food arrechi danni oltre che al corpo anche alla mente. Il professor Murray ha dichiarato: “I danni a lungo termine del fast food erano già noti ma anche quelli a breve,  Continua a leggere

Svelati i segreti della eccezionale memoria dei mozos, i camerieri argentini

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Un gruppo di ricercatori di neurologia cognitiva presieduto da Facundo Manes, laureato a Cambridge, uno dei principali esperti argentini del settore, ha avviato tempo fa uno studio sul metodo mnemonico dei camerieri argentini. La ricerca ha evidenziato una memoria operativa nettamente più sviluppata rispetto alla media, unita ad una tecnica, battezzata “metodo Tortoni”, dal nome di uno dei bar più noti e antichi Continua a leggere

Scoperta nel cervello la proteina del ricordo

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Scoperto da un team di scienziati dell’Istituto Nazionale di Neuroscienze (INN) uno dei fattori che rende un’esperienza della nostra vita indimenticabile. Secondo lo studio nel nostro cervello è presente una particolare proteina nell’ippocampo, nota come Extracellular Regulated Kinase (ERK), che rafforza le connessioni chimiche (sinapsi) tra i neuroni
La scoperta verrà pubblicata sulla rivista della Continua a leggere

Lo strano caso di L.A., il pallonaro patentato

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E’ di oggi la notizia che a un certo L.A., magazziniere di una compagnia aerea, con un passato da alcolista, è stato diagnosticato il primo caso al mondo di ‘iperamnesia confabulatoria‘, una variante della sindrome di Korsakoff: praticamente parliamo cioè di un… “pallonaro patentato”.
Scherzi a parte il caso di L.A. , seguito da Gianfranco Dalla Barba, docente presso l’università di Trieste e da 20 anni in Francia presso l’Inserm Pavillon Claude Bernard Hopital de la Salpetriere di Parigi, è davvero singolare. L’uomo racconta fantomatiche vicende  Continua a leggere

L’intervista sulla ABC di Jill Price, la donna che non può dimenticare

Lo scorso novembre avevo dedicato un post alle straordinarie capacità mnemoniche di Jill Price: la donna ricorda tutta la sua vita a partire dagli 8 anni. Dal 2006 il dottor James McCaugh, uno dei principali esperti del mondo in materia di memoria, con la collaborazione di Elizabeth Parker, professore di neurologia e psichiatria,  Continua a leggere

Nuove cure farmacologiche promettono di cancellare vissuti traumatici

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In un post del mese scorso avevo accennato ad un recente esperimento condotto da Emily Holmes della Oxford University, che ha evidenziato come il Tetris, popolare videogioco degli anni 80, potesse essere utilizzato come cura per coloro che soffrono di disturbi post traumatici particolarmente violenti. Continua a leggere

Contro la cancellazione dei dati elettronici la British Library lancia un programma di conservazione, a rischio le memorie di un’epoca!

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Recentemente l’informatico Jerome McDonugh, professore all’Università dell’Illinois, ha osservato come il rischio di perdita di dati al quale è esposto l’uomo del terzo millennio, sia altissimo. Da Londra oggi a lanciare l’allarme è Lynne Brindley, direttrice della British Library, la biblioteca nazionale del Regno Unito. Secondo Lynne è reale il rischio che una grande quantità di dati e notizie sul nostro tempo, affidati al web, vadano perduti mano a mano che la tecnologia utilizzata per custodire Continua a leggere

Diminuire le calorie potenzia la memoria

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Quanti di voi stanno cercando affannosamente di perdere peso, sempre più scoraggiati davanti allo specchio, delusi sulla bilancia, scontenti del proprio aspetto? Da oggi esiste una ragione in più per combattere il sovrappeso. Uno studio tedesco i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Pnas, condotto su 50 volontari, ha dato sorprendenti risultati. Diminuire di un terzo le calorie assunte nella dieta incrementa la memoria fino al 20%. I soggetti studiati Continua a leggere

Ricordiamoci di dormire … per non dimenticare!

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Un gruppo di neurologi della City University di New York, ha evidenziato gli effetti benefici della classica pennichella pomeridiana. Rimanere con gli occhi chiusi per un periodo di tempo variabile da 12 minuti a un’ora e mezza, può essere sufficiente per rafforzare la memoria.
Gli studiosi hanno rilevato che, durante il periodo di riposo, il cervello riesce a “sedimentare” quanto appreso.
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